Ho mangiato questi biscotti durante le mie vacanze in Sicilia di qualche anno fa, poi chissà perché li avevo dimenticati. Ho trovato in giro una ricetta interessante di biscotti al sesamo che me li ha ricordati e ho deciso che i regina dovevano avere la precedenza. Spesso perdo delle ore a confrontare varie ricette per capire quale sia la più corretta o quale possa dare il miglior risultato, ma questa volta è stato semplice visto che quelle che si trovano in rete sono praticamente tutte uguali. Vengono veramente buoni, croccanti e leggeri; l'unico consiglio che mi sento di dare è di fare attenzione a dosare lo zafferano. Io ho usato una bustina come indicato dalla ricetta originale, ma penso sia troppo. Con mezza il gusto dovrebbe essere più equilibrato facendo posto anche al limone e al sesamo. Non ho ancora avuto modo di testarlo, ma se qualcuno dovesse provare, o ha già esperienza mi faccia sapere.
Pagine
▼
mercoledì 30 luglio 2014
mercoledì 23 luglio 2014
esperimento 125: crostata rustica alle prugne
Questa torta nasce dall'esigenza di avere una crostata in poco tempo. Di sicuro non è una frolla fine e elegante, ma in effetti non è neanche una frolla vera e propria. Non necessita di riposo in frigo e contiene lievito. Il risultato è rustico, croccante, ma anche friabile. Si prepara in pochissimo tempo e non deve essere perfetta: si può stendere così come viene e viene sempre bene, anche in questo periodo con 40° e un banco di lavoro in finto marmo. L'ho fatta tantissime volte, ormai è una ricetta tradizionale nella mia cucina; probabilmente se mai avrò dei nipoti verrà ricordata come la torta della nonna. Ultimo pregio è che si presta a essere ripiena di qualsiasi tipo di frutta. In inverno la preparo con mele e cannella, ma ora si può fare con le albicocche, le pesche, le fragole... Fino adesso il risultato migliore l'ho ottenuto con un mix tra mele e susine, che comunque compete con questa alle buonissime prugne del giardino di mia suocera (grazie Angela).
martedì 15 luglio 2014
esperimento 124: pane alla birra e rosmarino
Io e il mio ragazzo abbiamo scelto recentemente di vivere in un mini e vecchiotto appartamento. Ne abbiamo visti altri più grandi e moderni per lo stesso affitto, ma non abbiamo avuto esitazioni. Il motivo per cui siamo contenti di vivere in una casa con una disposizione degli spazi che neanche Paola Marella avrebbe saputo gestire, una cucina con un bancone in finto marmo e ben tre lavandini nell'unico bagno, è la terrazza. Grande, anzi grandissima, con vista su tutto il lago di Lugano, una zona coperta, caminetto per la griglia e soprattutto con dei vasi in muratura che ci danno la possibilità di fare l'orto.
Così finalmente posso dire "del mio orto". Per adesso però, spero per colpa del clima, pomodori, zucchine, melanzane, carote, insalata, uva e addirittura fichi non vogliono saperne di essere del mio orto. Solo le piante aromatiche producono e così mi adeguo. Pane alla birra e rosmarino del mio orto. Che tristezza.
mercoledì 9 luglio 2014
esperimento 123: caramello vegano
Non sono diventata vegana; è solo che mi vergognavo di mettere nel titolo del post un'altra volta la parola cocco. Qualcosa mi dice però che dovrò cercare altri sotterfugi. Girando su internet, ho infatti scoperto che il latte di cocco è un ottimo sostituto della panna. Il risultato di questa ricetta, trovata qui, è un caramello buonissimo (forse meglio dell'originale) consigliato però solo a chi riesce a mangiare tre bounty di fila. Tutti gli altri lo facciano alla vecchia maniera.
martedì 1 luglio 2014
esperimento 122: tortine al cocco fresco
Il cocco è buonissimo. Lo compro spesso, e ho addirittura un tagliere rovinatissimo che uso appositamente per appoggiare le noci quando le apro. Non è un lavoro semplicissimo, c'è chi prima di martellare le mette in forno 10 minuti a 200° per formare le crepe che facilitano il tutto. Devo dire che funziona, ma solitamente buco "un occhio" con il cacciavite, faccio uscire l'acqua e sfogo tutta la mia frustrazione a martellate. Il problema è scegliere il cocco. Spesso dopo tutta la fatica ci si ritrova con la polpa acida o muffosa, ma mi hanno dato un consiglio che fino adesso ha funzionato. Bisogna sbattere la noce e sentire tanta acqua all'interno. Insomma deve fare poco rumore, deve sembrare bella piena. Non importa se vi guarderanno male al supermercato.
In questa ricetta ho provato a usare la polpa fresca invece che la classica secca e grattugiata che si usa nei dolci. Ho adattato la ricetta che uso solitamente per la torta di carote . Mi sono venute 10 tortine oppure si può usare uno stampo da 22-24 cm di diametro. Viene un dolce umido, morbido ma soprattutto profumatissimo. Consigliato a tutti quelli che amano il cocco così tanto che non si fanno scoraggiare dalla sua tenacia.